martedì 6 novembre 2012

ARTE PALEOCRISTIANA




ARTE PALEOCRISTIANA


Contrariamente ai riti pagani che venivano celebrati all’esterno dei templi, quelli cristiani si svolgevano al chiuso e alla presenza di tutta la comunità dei fedeli. I primi edifici adibiti al culto cristiano vennero costruiti avendo quale esempio le basiliche romane, le uniche costruzioni espressamente realizzate per contenere grandi moltitudini di persone.

La basilica cristiana





La basilica cristiana ha un andamento longitudinale e l’ingresso, a differenza di quanto avveniva nelle basiliche romane, è sempre in uno dei lati minori.
Essa è preceduta da un quadriportico, cioè da uno spazio di forma pressoché rettangolare, con un porticato posto su tutti e quattro i lati. La porzione di porticato che corrisponde alla facciata della basilica è detta nartèce.

Schema assonometrico dall'alto di una basilica a cinque navate (San Pietro a Roma)


L’interno della basilica è diviso in navate da due o più serie di colonne. La navata centrale è solitamente più ampia e più alta delle laterali, per permettere l’inserimento delle finestre, e termina con un abside. Questa si compone di un semi cilindro, innestato sulla parete di fondo, sormontato da un quarto di sfera che prende il nome di catino absidale. Talvolta il corpo longitudinale è tagliato trasversalmente da una navata che prende il nome di transetto.

Schema prospettico dell'interno di una basilica a cinque navate


Se i due bracci del transetto sono più corti delle navate, la basilica si dice a croce latina, tipologia diffusa soprattutto in Occidente; se sono uguali e si innestano al centro delle navate, invece, si parla di edificio a croce greca, secondo una consuetudine diffusa soprattutto nell'Oriente cristiano. Se, infine, nella croce latina, il transetto è posto a circa 2/3 del corpo longitudinale, si parla di croce immissa (dal latino immittere, mettere dentro, cioè inserita all'interno); se è in fondo, di croce commissa (dal latino committere, mettere insieme) o di pianta a “T” (tau).

Forme basilicali

Chiamiamo presbiterio il luogo riservato al clero, posto in fondo alla navata principale di fronte al abside. Il presbiterio è solitamente separato dalla navata da un recinto in marmo, intagliato o traforato, che viene più propriamente detto transènna.
Arco trionfale è detto quello che congiunge la navata centrale al transetto, ovvero, in mancanza di quest’ultimo, per arco trionfale si intende la porzione di parete che rimane attorno all’innesto dell’abside.
La basilica ha copertura composta da capriate lignee che, talvolta, sorreggono un soffitto piano composto da cassettoni in legno.
Alla varietà tipologica delle basiliche si affiancava una varietà anche delle funzioni: le basiliche cattedrali erano quelle in cui celebrava il vescovo, le basiliche cimiteriali o martyria erano quelle destinate al culto dei martiri, meta di pellegrinaggi. Spesso queste ultime avevano un deambulatorio, a continuazione delle navate laterali dietro il presbiterio: ciò consentiva l'accesso dei fedeli alle reliquie, di solito conservate sotto l'altare.
Tipico edificio cristiano è il battistero, che ospitava la vasca con l'acqua per il rito del battesimo per immersione: per analogia con gli ambienti termali, la pianta assunse una forma circolare o poligonale. 

Pianta del Battistero Lateranense






 





“Itinerario nell’arte” Dalla Preistoria a Giotto, Cricco, Di Teodoro, Zanichelli,
“Le basi dell’arte” L’antichità e il Medioevo a cura di M. Cadario e C.Fumarco, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori Arte.

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