domenica 4 novembre 2012





ARTE PALEOCRISTIANA


L’arte che si è sviluppata nei primi secoli del cristianesimo sul territorio dell’Impero Romano viene denominata arte paleocristiana. L’arte romana era fortemente orientata alla propaganda di ideologie politiche e civili e influenzò con ogni probabilità le espressioni artistiche paleocristiane proprio in relazione alle comuni esigenze del cristianesimo di trovare un modo di propagandare le proprie ideologie religiose ed etiche.
L’arte cristiana nasce con la consapevolezza del potere evocativo delle immagini, che erano considerate come portatrici di significati simbolici. L’utilizzo dell’immagine per diffondere i contenuti della nascente religione, è azione consapevole, sin dall’inizio della sua diffusione. La prima arte paleocristiana non differisce stilisticamente dall’arte romana, ma anzi ne imita gli schemi compositivi, oltre che le tecniche esecutive. I cristiani, lo si è già visto, saranno gli unici eredi della vera mentalità romana.
D’altra parte, gli artisti e gli artigiani che lavoravano per i cristiani e per i pagani erano gli stessi. Non c'è, quindi, discontinuità fra arte romana e arte cristiana.

Gesù Buon Pastore, seconda metà del III sec. Affresco. Roma, Catacombe di Priscilla.

Durante i primi due secoli dalla nascita di Cristo l’unica differenza fra arte pagana e cristiana va colta nel diverso valore simbolico che i cristiani attribuivano a certe raffigurazioni.
Infatti, se una qualunque scena di vendemmia, con la rappresentazione di viti e grappoli d’uva, per una pagano non era altro da quello che mostrava di essere, per un cristiano, invece, si caricava di valori simbolici. In essa egli vedeva l’allusione alla parabola evangelica in cui Gesù paragonava se stesso alla vite e i cristiani ai tralci. Un pastore con le pecore è, per un pagano, parte di una scena agreste, per un cristiano raffigura Gesù Buon Pastore.
Allo stesso modo la raffigurazione di un pesce per un pagano altro non era che quella di un animale acquatico (fig. a), mentre per il cristiano costituiva il simbolo stesso del Cristo (fig.b). In greco pesce si dice ichthýs, ma questa parola è anche l'acròstico formato dalle lettere greche iniziali della frase Iesùs Christòs Theoù Yiòs Sotèr, cioè: Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore.



Decorazione pagana. (fig.a)

Simboli cristiani (Fig. b)

Con le precisazioni che finora abbiamo tratteggiato, pertanto, per “arte paleocristiana” intendiamo quella dei primi secoli dell'era cristiana, dal greco palaiòs, vecchio. Tale arte, comunque, può essere ancora definita correttamente come tardo-antica.
Gli scavi archeologici effettuati da Palermo a Siracusa hanno riportato alla luce interi cimiteri, situati intorno alle città e utilizzati a partire dell'antichità, quando la Sicilia viene cristianizzata dai Romani. Le catacombe conservano alcune tracce di decorazioni pittoriche e sono le prime testimonianze d'arte cristiana.
Nel 535, la conquista dell'isola da parte dei Bizantini segna il riavvicinamento della Chiesa di Sicilia all'esarcato di Ravenna e, a partire dal 751, all'impero di Costantinopoli. E' tuttavia la crisi iconoclasta che colpisce Bisanzio a dare la svolta decisiva alla storia della regione. I cristiani di Sicilia infatti, rimasti fedeli al culto delle figure sacre vietate dall'imperatore nel 725, assistono all'arrivo in massa di immigrati. Intere comunità monastiche e numerosi gruppi di artisti si rifugiano in Sicilia dove fanno mostra delle loro doti, specialmente nel campo dei mosaici.
Questo florido periodo dà origine da un lato all'allestimento di numerosi santuari e alla costruzione di abitazioni rupestri scavate direttamente nella roccia, dall'altro all'edificazione delle cube, chiesette a pianta centrata quadrata. (tipicamente bizantine) semplicemente formate da tre esedre che si affacciano su un'area centrale cubica, sormontata da una cupola, con un ingresso situato nell'unico lato piatto (ad ovest).

Catacombe paleocristiane di Porta d'Ossuna, Palermo

Fonti: “Itinerario nell'arte” Dall'arte paleocristiana a Giotto. Terza edizione. Versione gialla. Cricco, Di Teodoro. Zanichelli.
Arte Paleocristiana in Sicilia” Siciliano.it

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