IL CUBISMO
COORDINATE STORICHE, SCIENTIFICHE E CULTURALI DELLA SITUAZIONE EUROPEA NEI PRIMI DECENNI DEL NOVECENTO.
La necessità di conquistare nuovi mercati e di ridisegnare i confini europei, in funzione delle mutate esigenze economiche e politiche, crea le premesse per la prima guerra mondiale, che sancirà definitivamente la fine della belle époque, il crollo degli imperi centrali di Prussia e di Austria-Ungheria e il primo affacciarsi sulla scena internazionale della nascente potenza degli Stati Uniti d’America.
Gli studi che in quegli anni Sigmund Freud stava compiendo sulla psicoanalisi, scoperchiando per la prima volta il mondo che ciascuno di noi ha nel proprio subconscio e che a volte riesce a manifestarsi solo attraverso i nostri sogni o i nostri desideri repressi, contribuiscono ad aprire ulteriori orizzonti di ricerca.
Sul piano della ricerca scientifica le elaborazioni teoriche che Albert Einstein stava maturando tra il 1905 e il 1913, teoria della Relatività ristretta e teoria della Relatività generale, dimostravano che spazio e tempo non sono entità assolute, tra loro distinte e indipendenti.
Secondo le riflessioni del filosofo francese Henri Bergson, l’energia fondamentale che muove l’universo è quella che egli definisce slancio vitale e consiste in un irresistibile impulso a creare forme e situazioni sempre nuove e imprevedibili.
Poiché i nuovi orizzonti della medicina, della scienza e del pensiero filosofico fanno intravedere infinite altre realtà parallele a quella che, fino ad allora, si presumeva essere unica e assoluta, anche l’arte si apre a un universo di ricerche e di sperimentazioni.
I pittori cubisti non imitano la realtà come facevano gli Impressionisti, essi si sforzano di costruire una realtà nuova e diversa, non necessariamente simile a quella che tutti conosciamo anche se spesso ad essa parallela.
Pablo Picasso
Ritratto di Signora
La realtà cubista comprende anche il fattore tempo. Il pittore cubista si figura di ruotare fra le mani l’oggetto da rappresentare o, se si tratta di una persona, di girarle intorno. In questo modo egli non coglie più un solo aspetto, ma ne percepisce diversi in successione. E poiché per poter assumer punti di vista diversi occorre muoversi, si impiega del tempo, ecco che la variabile temporale fa per la prima volta il suo ingresso in pittura, consentendo di rappresentare contemporaneamente momenti diversi di una medesima scena.
Il Cubismo è un modo di interpretare la realtà attraverso l’analisi dei rapporti spazio temporali. Il Cubismo è un movimento artistico tipicamente novecentesco, in esso convergono temi specifici del tempo, della frammentazione della realtà alla continuità dinamica del movimento.
L’arte cubista frantuma definitivamente quell’unitarietà della visione prospettica che, maturata a partire del Rinascimento, ha di fatto costituito per oltre mezzo millennio l’elemento centrale di ogni rappresentazione pittorica.
Pablo Picasso
I tre musici
Il nome del movimento deriva dall’uso cubista di scomporre la realtà in piani e volumi elementari. La data di inizio del Cubismo si fa convenzionalmente risalire al 1907, anno nel quale Picasso dipinge Les demoiselles d’Avignon. Il periodo di massimo splendore del movimento inizia però qualche tempo dopo, intorno al 1909.
Pablo Picasso
Les demoiselles d’Avignon
E’ il momento del cosiddetto “Cubismo analitico” , consistente nello scomporre i semplici oggetti dell’esperienza quotidiana secondo i principali piani che li compongono. Tali piani, variamente ruotati, incastrati e sovrapposti, vengono poi distesi e ricomposti sulla tela.
Pablo Picasso
Violino e brocca
Tra il 1912 e il 1913 Braque e Picasso indirizzano le loro ricerche verso una ricomposizione degli oggetti precedentemente frammentati in oggetti nuovi e spesso fantastici che, pur mantenendo qualche analogia con quelli originali, vivono una realtà autonoma, caratterizzata dall’uso di colori brillanti e volutamente non verosimili. E’ la fase del “Cubismo sintetico” nella quale l’artista crea forme che non hanno più alcun rapporto con quelle già note, anche se di esse conservano alcune caratteristiche distintive e in qualche modo sempre ben riconoscibili.
Pablo Picasso
Natura morta con sedia impagliata
Fonte. Itinerario nell'arte
G. Cricco F.P.Di Teodoro
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